Martedì 8 ottobre,
presso il Circolo Ricreativo di Vercelli, si è tenuta la conviviale organizzata dal Rotary Club Vercelli. La serata, partecipata da varie autorità Rotariane e numerosi soci del Club, ha visto come gradito ospite L’Architetto Carlo Cillara Rossi – da tempo amico del Presidente Luca Migliau – che ha intrattenuto l’uditorio con un’affascinante relazione, accompagnata da stupende fotografie, dal titolo: “La funivia Skyway raccontata dal progettista”.
L’Architetto Carlo Cillara Rossi, nato a Medellin in Colombia, si è laureato in architettura nel 1978 presso la facoltà di Genova. È iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Genova dal 1980. Appassionato di montagna è maestro di sci, allenatore federale di sci alpino dal 1973 e omologatore di piste di sci alpino per la F.I.S.I. Ha un incarico presso la facoltà di Architettura di Genova per lo svolgimento di attività di collaborazione universitaria agli studenti. Vera e propria Archistar, Carlo Cillara Rossi è il progettista che ha firmato la funivia del Monte Bianco, da molti definita “l’ottava meraviglia del mondo”, inaugurata il 15 maggio 2015. Durante la sua relazione l’Architetto ha spiegato che la funivia include tre stazioni avveniristiche, Pontal d’Entrèves, Pavillon du Mont Fréty e Punta Helbronner, che rendono fruibile il panorama mozzafiato del Monte Bianco, un tempo riservato solamente agli alpinisti più esperti, ed ora accessibile a tutti.
Le tre stazioni sono un’eccellenza tecnologica e architettonica collegate tra loro da quasi 6 km di impianto a fune e cabine vetrate rotanti, fino a toccare il cuore del massiccio del Monte Bianco. Da quota 1.300 metri della stazione di partenza Pontal d’Entrèves a 3.466 metri della stazione di arrivo Punta Helbronner tutto è stato studiato per resistere all’elevata altitudine e alle severe condizioni climatiche, con una velocità del vento che può superare i 150 chilometri ora e una temperatura di che supera i venti gradi sotto zero. L’architetto Carlo Cillara Rossi ha illustrato la logica progettuale delle tre stazioni ed in particolare della stazione di monte a Punta Helbronner, che ha un design che si ispira ai cristalli di ghiaccio e ai riflessi della neve: un capolavoro di ingegneria e design. La continua variazione dei profili, sviluppati in verticale, da un lato delinea forme eccentriche che creano un’alleanza permanente con l’ambiente glaciale e dall’altro permette l’innalzamento di una spettacolare terrazza panoramica, punto di arrivo per numerosi turisti. L’elevata altitudine è ciò che rende la funivia una delle costruzioni più straordinarie mai realizzate dall’uomo. Il Progettista ha spiegato ai soci del Rotary Vercelli come, durante la progettazione, una particolare attenzione sia stata data non solo alle difficili condizioni climatiche, a cui la struttura è quotidianamente sottoposta, ma anche all’impatto ambientale dell’intero impianto, sia dal punto di vista paesaggistico che di sostenibilità energetica. Sviluppati principalmente in verticale con terrazze a sbalzo, i prospetti, in particolare quelli della stazione di Punta Helbronner, richiamano le grandi cuspidi rocciose del Monte Bianco e i cristalli di quarzo che caratterizzano il percorso geologico e glaciale della montagna, per una perfetta integrazione con l’ambiente circostante. L’Architetto Cillara Rossi grazie ad una serie di bellissime fotografie ha illustrato il viaggio che i turisti intraprendono per esplorare il Monte Bianco dalla stazione di valle della funivia, dotata di una innovativa e bellissima copertura aerodinamica per difenderla da eventuali soffi di valanga, passando per la stazione intermedia di Pavillon du Mont Fréty, che costituisce l’anima della funivia con le sue ampie specchiature che compenetrano i volumi e racchiudono un vero e proprio polo turistico, provvisto di spazi attrezzati per l’accoglienza e il ristoro del pubblico fino alla stazione di monte. Una relazione riuscita e affascinante che sollecitato numerose domande da parte dei soci.